Teatro_ ERANO TUTTI MIEI FIGLI

Dal 17 al 28 aprile al Teatro Mercadante lo spettacolo
Erano tutti miei figli
di Arthur Miller nella traduzione di Masolino D'Amico
con la regia di Giuseppe Dipasquale

A Catania, Teatro Verga, dal 3 al 19 maggio 2013.



vai alla RASSEGNA STAMPA
vai a TEATRO.ORG
vai a NAPOLI MAGAZINE

Teatro_ QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO

Vi ricordiamo che dal 21 Febbraio e sino all'11 Marzo, Ruben sarà il Dottor Hinkfuss al Teatro Quirino di Roma, nella messa in scena del celebre testo di L. Pirandello.



Televisione_ CENTOVETRINE 19 Febbraio 2012

Domenica 19 Febbraio ancora appuntamento serale con Centovetrine.
Qualche anticipazione...

Cristiano si scontra con Brando e finisce ubriaco al wine bar. Laura lo soccorre e lo porta a casa sua, dove apprende che l'uomo ha un ingente debito da pagare...
Cristiano restituisce i soldi a Laura, ma Brando capisce che il fratello gli sta nascondendo qualcosa...

Televisione_ CENTOVETRINE

Cristiano Salani, il personaggio interpretato da Ruben, fa il suo ingresso nella nota soap italiana nella puntata in prima serata del 12 Febbraio.
Cristiano Salani, fratello di Brando, “è un uomo debole e giocatore di poker…vera e propria spina nel fianco per Brando..”
Maggiori informazioni


L'incontro con Cristiano








  

Teatro_ "QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO"

di L. Pirandello
regia di Ferdinando Ceriani

In scena al Teatro Diana di Napoli fino al 29 Gennaio.
A Roma, Teatro Quirino dal 21 Febbraio.

Una grande struttura funambolica in perenne equilibrio tra illusione e verità che può riassumersi in questa breve esclamazione: tutto il teatro recita!!
"Tutto il teatro recita!" scriveva entusiasta Pirandello dopo aver assistito alla prima tedesca di Questa sera si recita a soggetto, scritta nel 1930, durante il suo volontario esilio berlinese. Questa breve, lapidaria, affermazione è una sintesi perfetta delle emozioni che si provano rileggendo l'opera: una prepotente dialettica di suoni, di luci, di colori, di passioni elementari. Giovanni Macchia, in un suo saggio, non esita ad accostarla ai mystères medievali o alle feste carnevalesche dove la realtà veniva sovvertita a favore di un nuovo ordine liberatorio. E, per certi versi, è ciò che avviene in questa commedia "dei conflitti" dove all'autore si sotituisce l'egemonia del regista, poi degli attori, poi del pubblico e infine dei personaggi stessi (... in cerca di un autore?) che prendono il sopravvento. Una grande struttura funambolica in perenne equilibrio tra illusione e verità che può riassumersi proprio in questa breve esclamazione dell'autore: Tutto il teatro recita! E' un trionfo dell'arte scenica, che vede protagonisti non soltanto gli interpreti di questa storia ma anche le luci, i palchi, la platea, il sipario (Pirandello, nelle sue didascalie, lo muove continuamente, lo fa alzare e calare a ogni scena, a ogni interruzione; lo usa come spartifuoco tra pubblico e palcoscenico) e che si compie pienamente nel terzo atto dove, quasi per scommessa, l'autore riesce a commuoverci con una delle più tragiche e strazianti scene di teatro anche se l'artificio teatrale viene preparato sotto i nostri occhi, nel momento stesso in cui gli attori stanno per divenire dei personaggi! Allora ti accorgi che forse la commedia e' proprio questa: un gioco di equilibrismi su due tavoli da gioco: svelare la macchina dell' interpretazione e, contemporaneamente, esaltarne le potenzialità evocatrici (espressive?), un montare e smontare la macchina scenica, una sorta di "torneo di scacchi giocato tra Diderot e Stanislawskij" come ci suggerisce, con ironia, Giuseppe Patroni Griffi. E questo delicatissimo meccanismo scenico è anche figlio di quella Germania, di quella Berlino in cui viveva Pirandello. Siamo in piena repubblica di Weimar, al centro della rivoluzione culturale dell'epoca, da dove e' partito Gropius, la grande cinematografia tedesca, in cui si affermano l'espressionismo e il teatro di Bertolt Brecht e Kurt Weill. E queste prime annotazioni sono tutti tasselli di un mosaico più ampio che di nuovo ci porta a quel "Tutto il teatro recita!", sintesi perfetta di una straordinaria macchina teatrale che, forse, non è altro che un potente affresco della vita, grottesca e drammatica. "La vita , o la si vive o la si scrive" diceva Pirandello. Noi, con questo testo, la portiamo in scena.

vai alla RASSEGNA STAMPA